È doloroso sentirsi arrabbiati, tristi o spaventati, quindi è naturale cercare di evitare quelle emozioni. Ma non accettarle non fa che peggiorare le cose. Quando fuggiamo da emozioni difficili, le demonizziamo e diamo loro potere su tutte le altre emozioni. Inoltre se abbiamo una visione negativa delle nostre emozioni  abbiamo più probabilità di avere un’altra emozione negativa sovrapposta a quella che stiamo già vivendo. La consapevolezza delle proprie emozioni e la loro gestione può migliorare il benessere generale. 

Come gestiamo le emozioni indesiderate

Le nostre idee sulla nostra vita emotiva non incidono solo sul modo in cui proviamo le nostre emozioni, ma anche sui passi che facciamo per rispondere a esse.

Il modo con cui scegliamo di rispondere alle nostre emozioni ha anche un impatto su come ci sentiamo e sulla nostra qualità della vita. Se ci critichiamo continuamente, quella voce aspra diventa più forte e continueremo involontariamente a produrre più vergogna. Potremmo riflettere sul perché sentiamo questo, ma è più probabile che questo approccio ci faccia sentire ancora peggio .

Se proviamo a nascondere la nostra tristezza e mascheriamo ciò che sembra così indicibile, potremmo sostenere un costo molto alto, sperimentando più angoscia, meno conforto e relazioni più distaccate.

Inoltre, le persone che considerano le emozioni scomode come nocive, hanno anche meno probabilità di essere empatiche con se stesse. Ciò determina minori probabilità di nominare tali emozioni per i propri figli , un passo prezioso nella costruzione di abilità emotive.

Verso l’accettazione

Quando accettiamo le emozioni angoscianti come parte universale e naturale della vita, è ironicamente collegato a viverle di meno e, a lungo andare, ad avere una migliore salute emotiva.

Perché? I ricercatori hanno proposto diverse possibili spiegazioni:

  • La ruminazione può far stare peggio le persone e gli individui che non accettano emozioni sconvolgenti.
  • Gli sforzi per evitare ciò che una persona sente possono andare male e avere un effetto boomerang , fornendo loro più di ciò che hanno cercato di respingere.
  • Agli individui che accettano le proprie emozioni può essere risparmiato un ulteriore livello di dolore emotivo, non dovendo sentirsi turbati dal sentirsi turbati.
  • Le emozioni inquietanti che incontriamo con l’accettazione hanno meno probabilità di avere la stessa capacità di resistenza.

Coltivare l’accettazione

L’accettazione è un approccio che ci dà il permesso di provare le nostre emozioni e di prendere la prospettiva che siamo umani.

Questo esercizio è stato adattato da uno studio sulle meta-emozioni, riempiendo gli spazi vuoti di frasi come quelle qui sotto. Se altre emozioni ti sembrano particolarmente rilevanti o significative nella tua vita, potresti provare questo esercizio anche con quelle.

    • Pensa ad un’emozione che non approvi o rispetto alla quale sei stato duro con te stesso. Ora immagina come potresti sentirti se sapessi che era perfettamente giusto provare quell’emozione, anche se è dolorosa. Noti una differenza? Che differenza noti?
    • Scegli un’emozione che tendi a non accettare per te stesso. Saresti pronto a dire a una persona cara la stessa cosa che dici a te stesso? In caso contrario, perché no?
    • Questo esercizio è stato adattato da uno studio di ricerca sull’auto-compassione: immagina un amico intimo o un mentore che si prende cura di te e prova immensa compassione per te. Immagina questo amico o mentore che condivide i suoi pensieri su un’emozione che tendi a giudicare per te stesso. Prova a scrivere ciò che questa persona ti direbbe.
    • Rifletti sulla seguente citazione del romanzo A Torch Against the Night di Sabaa Tahir: “Le tue emozioni ti rendono umano. Anche quelle spiacevoli hanno uno scopo. Non buttarle via. Se le ignori, diventano solo più rumorose e più arrabbiate”. Come potrebbe applicarsi alla tua vita? A quale scopo potrebbero servire le tue emozioni, anche quelle che non vuoi?

Se ti perso la prima parte eccola:

L’accettazione delle emozioni (parte prima)