
Storia di un percorso psicologico
In quale contesto matura la scelta di iniziare un percorso psicologico? Quali sono le spie che devono far interrogare su questa opportunità?
Si parte dall’insight, ovvero la consapevolezza intuita di una persona di aver bisogno di aiuto. Cioè di non riuscire più autonomamente a gestire alcune situazioni, di non sopportare più le pressioni percepite dall’ambiente esterno, di avvertire un diffuso senso di malessere talvolta anche fisico.
Parlarne con le persone più vicine può essere utile in un primo momento perché si riceve conforto e affetto, ma difficilmente questo può essere risolutivo. L’alto coinvolgimento espresso dai parenti o amici di turno e l’annessa difficoltà a discernere elementi di difficoltà più strutturata, impedisce una reale “presa in carico” della persona.
Ecco che la scelta si dirige nei confronti di un professionista. Esso, scevro da giudizi e conoscenza della persona, inizia ad ascoltarla, ad entrare nel suo mondo, a comprendere le architetture interiori.
“Running”
Mi piace molto la metafora del running per spiegare cosa può voler dire fare un percorso psicologico.
Immaginate di stabilire un itinerario, definire degli obiettivi, farvi guidare da un coach nel raggiungimento degli stessi, avere il sostegno motivazionale e l’incoraggiamento di chi ti dice che ce la puoi fare, di chi ti gratifica per quel pezzo di strada già percorso…
La strada verso il cambiamento è tracciata, adesso tocca fare scelte scomode, modificare abitudini, agire su quelle architetture distorte che creano disequilibrio, instabilità.
Eccola la meta, forza, l’ultimo sforzo è compiuto. Ripeti a te stesso come un mantra che PUOI SUPERARE QUELLI CHE PENSI SIANO I TUOI LIMITI, ed ecco è fatta! La salita è vinta, gli ostacoli rimossi, forte dell’esperienza di successo compiuta, potrai affrontare altre difficoltà simili e raggiungere i tuoi obiettivi senza ostacoli.
Alla luce delle nuove architetture così definite, il lavoro svolto ha dato i suoi frutti, rendendo entrambi i protagonisti del percorso vincitori e liberi di separarsi, avendo raggiunto l’autonomia.